Il Tarocco Intuitivo: un’arma per conoscere sé stessi

Il Tarocco Intuitivo: un’arma per conoscere sé stessi

La meravigliosa arte di utilizzare i Tarocchi attraverso il metodo intuitivo permette di usare questo strumento oracolare, come medium simbolico, per la conoscenza di noi stessi.

Il mazzo dei Tarocchi diventa dunque uno strumento di auto conoscenza che ci permette di ritrovare tutte le parti che compongono la nostra personalità sfaccettata attraverso gli archetipi del Mazzo.

Per riuscire ad operare con il “Tarocco Intuitivo” però bisogna fare un grande lavoro di liberazione dei suoi simboli da significati prestabiliti e preassegnati.

Molto spesso si fa confusione tra simbolo e archetipo, argomento sul quale bisognerebbe scrivere molte pagine, diciamo intanto che l’archetipo non è soltanto un segno che rimanda ad un significato, ma qualcosa che agisce nella realtà.

I Tarocchi non sono dunque dei simboli che contengono un messaggio, o almeno non sono solo quello, perché essi agiscono direttamente sulla realtà.

Al fine di capire al meglio la potenza ed il senso profondo dei Tarocchi Intuitivi, del processo che essi attivano, riporteremo qui di seguito una piccola storia di origine orientale che saprà illustrare meglio, con il suo esempio, ciò che può risultare difficile spiegare attraverso la teoria.

 

Un giorno, dalle mura di una città, verso il tramonto, si videro sulla linea dell’orizzonte due persone che si abbracciavano. Sono un papà e una mamma, pensò una bambina innocente. Sono due amanti, pensò un uomo dal cuore torbido. Sono due amici che si incontrano dopo molti anni, pensò un uomo solo. Sono due mercanti che hanno concluso un buon affare, pensò un uomo avido di denaro. È un padre che abbraccia un figlio di ritorno dalla guerra, pensò una donna dall’anima tenera. E’ una figlia che abbraccia il padre di ritorno da un viaggio, pensò un uomo addolorato per la morte della figlia. Sono due innamorati, pensò una ragazza che sognava l’amore. Sono due uomini che lottano all’ultimo sangue, pensò un assassino. Chissà perché si abbracciano, pensò un uomo dal cuore asciutto. Che bello vedere due persone che si abbracciano, pensò un uomo di Dio.

 

La magia dell’Intuizione

La storia di origine orientale mette in evidenza, in maniera chiara e netta, come attraverso un’immagine simbolica, come può essere l’abbraccio tra due esseri umani appunto, si possa accedere al cuore dell’osservatore.

Lo stesso simbolo ha diversi significati in base allo spettatore, alla sua anima, ai suoi sentimenti e pensieri. È come uno specchio, l’immagine simbolica, che riflette il significato che ognuno di noi porta con sé.

Ogni individuo che si trova di fronte all’archetipo in questione ne trae riflessi differenti in base anche alla sua predisposizione ad identificarsi con quel simbolo, con quell’immagine.

Ma la potenza del simbolo è maggiore di questa unica immagine poiché in qualche maniera le contiene tutte, senza tralasciarne alcuna. Possiamo dire quindi che il simbolo ricorda anche che la tua immagine, il riflesso nel quale ti identifichi, è uno dei tanti. Non può dunque trasformarsi in un’ossessione.

L’archetipo è multidimensionale: lo percepiamo in questa dimensione, ma appartiene ad altre. Ne consegue che esso si possa interpretare in molte maniere, più o meno raffinate.

Le letture più deleterie, da un certo punto di vista, sono quelle che cercano di fissare il suo significato, di uccidere la creatività necessaria all’interpretazione.

Questa è un po’ la tendenza che hanno certe correnti interpretative che forniscono ad ogni carta dei Tarocchi soltanto un significato, o poco più. Sembrano più interessanti invece quelle scuole di pensiero che assegnano ad ogni carta una certa gamma di significati.

Il Tarocco Intuitivo in questo senso rappresenta una vera rivoluzione, un modo per tornare all’antico, per riconoscere ai simboli la loro originaria potenza e la loro possibilità di azione diretta su di noi.

I Tarocchi agiscono su di noi, suggestionano, nel senso etimologico, la nostra psiche. Entrano dentro di noi e muovono qualcosa, spostano e lasciano traccia del loro passaggio.

Proprio per questa serie di motivi è necessario approcciare il mazzo usando tutta la magia dell’Intuizione, sviluppando quindi uno sguardo interiore che sappia tenere conto della multidimensionalità del simbolo e del suo effetto su di noi.

In questo modo ci si allontanerà dai significati prestabiliti e fissati del simbolo e si terrà maggiormente in conto ciò che quell’archetipo ha aperto dentro di noi, il suo effetto sulla nostra immaginazione creativa.

È questo un approccio del tutto nuovo ai Tarocchi che non si discosta del tutto dalla tradizione, ma che cerca di evitare la rigidità degli schemi stabiliti nell’ottica di una fruizione simbolica del tutto personale.

“Il Tarocco Intuitivo”, di Prembodhi e Rajendra, uscito nel 1979 per conto di Re Nudo editore, è stato senza dubbio il primo libro che ha affrontato questo approccio in maniera sistematica e precisa.

Bisogna ricordare che al momento dell’uscita di questo libro il pubblico italiano conosceva i Tarocchi solo come mazzo dei Marsigliesi, mentre questo testo prendeva in esame soprattutto il mazzo di Waite.

A questo libro quindi si deve sia il pregio di aver introdotto nel nostro Paese il metodo del Tarocco Intuitivo, sia di aver avvicinato gli italiani al mazzo Waite.

 

Perché utilizzare il Tarocco Intuitivo?

L’approccio al mazzo dei Tarocchi con il metodo intuitivo è davvero molto potente ed interessante. Non riconoscendo significati preimpostati alle carte, si apre una porta interiore che consente una comunicazione creativa tra individui e gruppi che ha del sorprendente.

Non si è più legati a ricordare mnemonicamente che cosa significhi una determinata carta, ma si guarda nella nostra psiche per capire che cosa si riesce a vedere in quella carta; che cosa dice a noi, cosa ci si proietta, quali nostre parti riflette, ed anche come esprimerla e viverla serenamente.

Le carte del mazzo dei Tarocchi diventano una serie di specchi che ci permette di analizzare noi stessi e di conoscerci meglio, più a fondo, ritrovando anche ciò che non ammettiamo di essere.

Guardandoci attraverso quella moltitudine di specchi è possibile ritrovare noi stessi, in tutta la nostra identità, senza maschere, senza timori, senza dover nascondere alcunché.

Per questo il Tarocco Intuitivo si dimostra una metodo estremamente interessante ed adatto a liberare il nostro vero io, al fine di fotografare il presente e immaginare nuovi futuri.

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